Pittura in nero, 1985
acrilico su tela cm. 175x175
Io credo che l'artista sia consapevole che il colore non esiste nella realtà, ma solo nell'occhio di chi guarda e per questo inventa esperienze tali da divenire particolarmente eccitanti e in grado di comportare un'intensa vibrazione che varia continuamente di grado in rapporto più diretto ed aggressivo con l'osservatore.
Funzione finale dell'opera è quindi sintetizzare la forza e la violenza dell'effetto luce, la variazione delle tonalità, la completa visione e l'intervento cromatico minimo, proponendo cosi uno spettacolo complesso con un linguaggio proprio e finemente emotivo che induce allo svuotamento delle meditazioni e dei mezzi espressivi.
diego collovini, 1988