Percorso variabile, 1975
acrilico su tela cm. 110x110
Pope ci si offre assai compromesso e, al tempo stesso, così
innocente. Compromesso nel cuore di tante sperimentazioni
che lo annoverano tra i cultori di un'arte non oggettiva che,
abbandonate le suggestioni sospette e tutte "esterne" dei
codici realistici, si offrono, prive di illazioni di similarità, alla
percezione come sistemi sintattici di morfologie e cromemi,
come ripartizioni di spazi arbitrari, come allusioni prive di
oggetto, come indagini di un piacere diffidente, per usare un
termine che Girolamoriferiva all'edonismo di Epicuro.
eugenio miccini, 1979